Università degli studi di Pavia
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Percorso formativo
Il percorso formativo predisposto dal corso di Dottorato si articola nella partecipazione alla didattica collettiva e in una attività di ricerc individuale, volta alla redazione di una Tesi di Dottorato, sotto la direzione di un professore che funge da tutor.
Didattica
- CORSI STRUTTURATI
Il Dottorato organizza due corsi annuali a frequenza obbligatoria rivolti a tutti i dottorandi.
Il PRIMO CORSO ANNUALE – tenuto tra Ottobre e Marzo, per un periodo complessivi di ca. 25 ore - è volto a fare acquisire ai dottorandi le competenze necessarie per l’interpretazione delle fonti giuridiche. Esso si differenzia perciò per curricula quanto ai contenuti, pur se entro un'impostazione di fondo comune. Questa prevede una prima serie di lezioni che introducono i partecipanti al metodo e al tema, per proseguire con una serie di seminari esegetici, dedicati al commento (e se necessario alla traduzione) dei testi (normativi, giurisprudenziali, dottrinari), relativi all’istituto giuridico o al tema prescelto.
Il SECONDO CORSO ANNUALE – della durata anch’esso di ca. 25 ore, tra Maggio e Giugno – verte su uno dei grandi temi di fondo della scienza giuridica, approfondito in prospettiva interdisciplinare (nelle precedenti edizioni: Sistemi giuridici aperti/chiusi, La rilevanza dei principi
extralegislativi nel diritto, La persona nel diritto italiano e internazionale, L’Interpretazione). Il Corso si svolge a curricula unificati, coinvolgendo gli altri dottorati di area giuridica dell’ateneo.
- SEMINARI PRESSO LE SEDI
Ai due corsi strutturati il Dottorato affianca una serie di incontri di approfondimento metodologico e contenutistico, della durata di una o più giornate ciascuno, svolti a Pavia e nelle sedi consorziate o eventualmente in altra sede, in forma di lezione, di seminario o di convegno, su temi scelti in quanto possano contribuire a una approfondita formazione disciplinare e fornire prospettive e strumenti specifici per le ricerche individuali (anche con avviamento all'uso dell'informatica nella ricerca giuridica).
I contenuti dei seminari sono annunciati tempestivamente e sono indicate fonti e bibliografia per la preparazione, al fine di favorire una partecipazione critica.
- SEMINARI SPECIALISTICI
Annualmente i dottorandi vengono invitati a cicli di seminari di alta specializzazione organizzati da enti di ricerca o di alta formazione che cooperano con il Dottorato e assicurano la possibilità di entrare in rapporto con docenti italiani e europei.
Si segnalano in particolare le iniziative organizzate dai seguenti enti di alta formazione:
• Accademia Costantiniana di Perugia: prendono parte al convegno annuale (anche come relatori) i dottorandi con tesi di ricerca sulla tarda antichità
• Istituto italiano di Scienze Umane di Firenze: assicura la partecipazione di una selezione di dottorandi ai propri progetti di ricerca nell’ambito della storia giuridica
• Cedant-Iuss Pavia: oltre ad ammettere tutti i dottorandi a seguire un certo numero di seminari del Collegio (nel 2012 sul tema Il princeps romano: autocrate o magistrato?) offre ai migliori candidati, su selezione internazionale, di partecipare come “allievi” ai lavori dell’intero Collegio
• Coordinamento nazionale dei Dottorati di ricerca in diritto privato: per i dottorandi che conducano ricerche individuali su materie di diritto privato; è offerta la possibilità di partecipare – a turno anche come relatori – a incontri e seminari di ricerca organizzati congiuntamente agli altri corsi di dottorato italiani
• Corso di perfezionamento in diritto del lavoro: per i dottorandi che conducano ricerche individuali su argomenti oggetto del corso
Ricerca individuale
Il Corso di dottorato si conclude con l’elaborazione di una tesi di ricerca, che costituisce l’oggetto dell’esame finale per il conseguimento del titolo di Dottore di ricerca, svolto davanti a un’apposita commissione giudicatrice esterna.
Il tema della ricerca viene stabilito, tra marzo e aprile del primo anno di corso, dal Collegio dei docenti, il quale provvede anche ad assegnare al singolo dottorando un tutor, scelto di regola tra i docenti che compongono il Comitato scientifico del curriculum di riferimento.
Per consentire l’apporto anche di tutti gli altri docenti del Comitato e del Collegio, i dottorandi sono invitati a presentare oralmente i risultati
Per consentire l’apporto anche di tutti gli altri docenti del Comitato e del Collegio, i dottorandi sono invitati a presentare oralmente i risultati
della loro ricerca in appositi incontri periodici aperti al pubblico.